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Stalking

Nel nostro impegno per la sicurezza e il benessere, vogliamo sensibilizzare sullo stalking. Lo stalking è un comportamento ossessivo e indesiderato, coinvolgente inseguimenti, contatti indesiderati e minacce. Affrontiamo insieme questa seria violazione della privacy e promuoviamo la consapevolezza. Sosteniamo vittime e lavoriamo per un mondo dove ognuno possa sentirsi al sicuro. Condividi la consapevolezza, ferma lo stalking.

Tipologie di stalker:

  1. Il risentito: colui che è spinto dal desiderio di vendicarsi per un danno o un torto che ritiene di aver subito e, per tale motivo, cerca la vendetta;
  2. Il bisognoso d’affetto: è il molestatore motivato dalla ricerca di attenzioni e di una relazione che possa riguardare sia l’amicizia che l’amore ed il cui rifiuto dall’altra parte viene negato e reinterpretato;
  3. Il corteggiatore incompetente: che tiene un comportamento opprimente ed esplicito e quando non riesce a raggiungere i risultati sperati diventa anche aggressivo; in genere questa tipologia è meno resistente nel tempo ma tende a cambiare la persona da molestare;
  4. Il respinto: colui che diventa persecutore a seguito di un rifiuto. generalmente è un ex che mira a ristabilire la relazione o a vendicarsi per l’abbandono;
  5. Il predatore: si tratta del molestatore che ambisce ad avere rapporti sessuali con una vittima pedinandola, inseguendola e spaventandola. La paura, infatti, eccita questo tipo di stalker che prova un senso di potere nell’organizzare l’assalto.

Quali sono le cause alla base dello stalking?

Le cause alla base di comportamenti di stalking possono essere complesse e variano da caso a caso, ma alcune di quelle più comuni comprendono:

  1. Disturbi mentali, come il disturbo borderline di personalità, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo narcisistico di personalità o la psicosi. Questi disturbi possono influenzare la percezione della realtà e portare a comportamenti ossessivi.
  2. Fissazione nei confronti della vittima, che può essere innescata da una relazione passata, sentimenti di abbandono o insicurezza, o da una percezione distorta della vittima come oggetto di desiderio.
  3. Rottura di relazioni: la persona che fa stalking può rifiutare la fine della relazione e cercare di riconquistare l’ex partner in modo ossessivo.
  4. Vendetta per presunti torti o ferite inflitte in passato. Questo tipo di stalking è spesso finalizzato a punire la vittima.
  5. Esercizio di controllo: alcuni individui sviluppano comportamenti di stalking come un modo per esercitare il controllo su altre persone. Questo può essere dovuto a una mancanza di controllo nella propria vita o a una paura di perdere il potere.
  6. Fattori ambientali e sociali: l’abuso infantile, l’esposizione a comportamenti violenti o la vicinanza a gruppi sociali che tollerano lo stalking possono aumentare il rischio di sviluppare comportamenti persecutori.
  7. Disagio emotivo e bassa autostima, che portano a cercare un senso di auto-affermazione attraverso il controllo degli altri.
  8. Facilitazione tecnologica: con l’avvento della tecnologia, il cyberstalking, ovvero le persecuzioni online, è diventato più comune. La facilità di accesso ai dati personali e alle comunicazioni ha reso più semplice per alcune persone intraprendere attività di stalking.

Cosa fare per mettersi al sicuro?

  1. Dar retta al proprio disagio.
  2. comunicare allo stalker in modo calmo, chiaro, fermo e inequivocabile che le sue attenzioni sono indesiderate.
  3. invitarlo a interrompere ogni contatto.
  4. non rispondere alle sue insistenze.
  5. non provare a ragionare o negoziare con lui: vengono interpretati come segnali d’attenzione.
  6. informare sempre qualcuno dei propri spostamenti e mettere a conoscenza i propri familiari della situazione.
  7. evitare tra amici e parenti dei possibili mediatori tra voi e lo stalker, non faranno altro che alimentare le fantasie distorte del persecutore e fornirgli involontariamente altre informazioni.
  8. raccogliere le prove delle molestie subite, registrando su un diario la sintesi cronologica di ogni evento, anche il più banale. Se possibile registrare le telefonate. Annotare tutto, prendere nota di testimoni.
  9. non accettare mai di incontrare lo stalker da sole o a casa. Se l’incontro è proprio necessario, dovrà avvenire soltanto in presenza di testimoni. È fondamentale mantenere con il molestatore un atteggiamento emotivamente freddo, formale e distaccato.
  10. mostrarsi del tutto indifferenti ai comportamenti persecutori, anche quando reagire con rabbia, paura o disperazione sarebbe la reazione più naturale. L'indifferenza è la migliore strategia per scoraggiare lo stalker dal ripetere comportamenti persecutori.
  11. cercare di evitare situazioni e luoghi a rischio, cambiare spesso itinerario.
  12. avere sempre a portata di mano un cellulare per poter chiamare immediatamente le Forze dell'ordine (112) in caso di necessità urgente o se si ritiene di essere seguiti. Il numero è gratuito anche da cellulare e può essere chiamato anche in assenza di credito.
  13. attivare le chiamate d’emergenza di iOS ed Android. E' una funzione che è già dentro ogni telefono. Nessuna App da scaricare.
  14. In caso di un'aggressione fisica che ha procurato lesioni chiamare subito il 118 oppure rivolgersi al Pronto soccorso più vicino: saranno i medici, steso il verbale sanitario, a comunicare il fatto ai Carabinieri.

Come si può denunciare uno stalker:

Il reato di stalking viene punito a querela (ossia la denuncia dei fatti) della persona offesa, con termine per la proposizione della querela di 6 mesi.
Può, tuttavia, procedersi d’ufficio (ossia l’autorità giudiziaria si attiva per perseguire il colpevole), nei seguenti casi:

  1. il fatto viene commesso nei confronti di un minore di anni 18 e ulteriormente aggravato per minori di anni 14 oppure di una persona con disabilità;
  2. il soggetto sia stato ammonito.
  3. il fatto è commesso dal coniuge anche legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa;
  4. il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici;
  5. il fatto è commesso a danno di una donna in stato di gravidanza.

Suggerimenti e richieste.

I vostri suggerimenti e le vostre richieste faranno crescere questo spazio.

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